sabato 22 novembre 2008

La mamma di Maya Fox




Minimeg mi colpisce molto. E' la mamma di Maya Fox, il personaggio di Iginio Straffi e Silvia Brena, nel libro che da Feltrinelli ho trovato alla sezione "ragazzi", ma che, credo, si possa leggere con curiosità e con piacere a tutte le età.

E' una madre supercoinvolta nel suo lavoro. Ha, per questo, sensi di colpa nei confronti della figlia. Ma il bello del personaggio è che il senso di colpa non le impedisce di proseguire ad essere tutte e due le cose.

Noi madri soffriamo comunque, generalmente, di ansia o di sensi di colpa nei confronti dei nostri figli, sia che facciamo le casalinghe, sia che facciamo le superprofessioniste superprofessionali. La differenza è che Minimeg (il nomignolo mi piace perché un po' mi ricorda me...) ha scelto con quale ansia e con quale senso di colpa convivere. Ha scelto quale fiume deve guadare, consapevole del fatto che, tanto, un guado andava affrontato in ogni caso.

Maya è una adolescente, "predestinata" e speciale quanto vuoi, ma sempre una adolescente, con la sua vita di studentessa, i suoi ragazzi, le chat, gli sms... E come adolescente rispetta il copione: critica sua madre come fanno tutti: "Cheppalle... mi controlla... è diversa da me...".

Per i ragazzi forse è più facile rispettare il copione. Loro, in fondo, lo sanno che devono "andare da un'altra parte", e che la strada non è sempre semplice.

Per i genitori no. A un certo punto, forse perché un po' ci specchiamo nei nostri figli, cominciamo a "guardarci vivere", e ci piacerebbe interpretare, in questo film, il ruolo del protagonista invincibile, che non sbaglia mai e vince sempre, su tutto e su tutti. Megan sa che non è così. Ha capito perfettamente il suo ruolo. E lo interpreta con la stessa, costruttiva, incoscienza dei nostri figli adolescenti.

Nessun commento:

Posta un commento