"Cinquecentomila è una sola parola": titolo intrigante per un articolo sui lavori pubblici del Comune di Ancona. Peccato che nasca da un equivoco tanto scontato quanto esilarante.
Nel penultimo numero del giornale del Comune (l'ultimo del 2010) ho scritto un pezzo sulla manutenzione delle scuole. Il titolo era: "Cinquecentomila euro per le scuole" (o una cosa del genere). Quando mi è arrivata la prima bozza ho visto che la tipografia aveva scritto "Cinquecento-mila euro per le scuole" e ho mandato via mail la seguente correzione: PAG 14 - CORREGGERE IL TITOLO: "Cinquecentomila" è una sola parola.
Fedelmente, la mia corrispondente ha corretto il titolo, che dunque è diventato "Cinquecentomila è una sola parola": completamente privo di significato, per nulla aderente all'occhiello (Interventi su soffitti, facciate, tetti e palestre), al catenaccio (Contributo di Fondazione Cariverona per le Savio) e tantomeno al testo.
Ce ne siamo accorte dopo il visto si stampi. Nessuno ci ha fatto notare nulla. Visto che il pezzo è firmato da me, credo che molti pensino che sono impazzita, oppure... che sono un genio incompreso. E quindi tacciono.
O forse stiamo perdendo pubblico?
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