Quando sono andata a lavorare in Regione ho scoperto, con mia grande soddisfazione, che i dipendenti, se sono puntuali al lavoro, possono parcheggiare l'auto al coperto. C'è infatti, in uno degli stabili, un grande posteggio a tre piani. Ovviamente questo non è sufficiente per tutti, però, arrivando prima delle otto e dieci, normalmente il posto si trova.
La particolarità di questo parcheggio è che, in realtà, qui il bello per gli automobilisti non è parcheggiare negli spazi delimitati, ma inventarsi sempre nuovi posti dove mettere l'auto: rasente al muro in curva, davanti alle transenne, davanti alle uscite, di sicurezza e non, orizzontali tra un'auto e l'altra. E' il luogo della creatività. E poco importa se ci sono ancora posti regolari disponibili. La gente preferisce stare fuori dagli spazi. L'ho visto con i miei occhi. Vuoi mettere il brivido di lasciare l'auto in curva e di scavalcare i sedili e la leva del cambio per scendere? Questi arrivano, trovano il posto più improbabile, fermano l'auto, chiudono a chiave e se ne vanno.
A nulla servono le mail del servizio che intimano di parcheggiare solo negli spazi consentiti. E' evidente che le persone si divertono proprio in questo quotidiano gioco delle invenzioni, agevolato, peraltro, dai custodi che, una volta che il parcheggio è pieno, aspettano un buon quarto d'ora prima di mettere fuori il cartello "completo". Così tu puoi entrare e dare sfogo alla tua fantasia, mettendo la macchina in mille posizioni diverse ogni mattina, prima di cominciare il duro e noioso lavoro in ufficio.
Ovviamente non fa gola affatto l'immenso parcheggio scoperto che si trova solo pochi metri più avanti. Quello si riempie molto più tardi, quasi un'ora dopo, quando dentro a quello coperto ormai manca pure l'aria per respirare.
Ma non lamentiamoci, non diciamo le solite ovvietà: che questa è l'Italia e questi sono gli italiani, sempre pornti a fregare e a bypassare le regole. No, questo luogo è magico, ci fa sentire liberi e creativi. Le righe e i rettangoli a noi ci fanno un baffo!
Non ho potuto fare a meno di fotografarle queste macchine dai proprietari fantasiosi. Ed ecco le foto.
Noi parcheggiamo dove ci pare! Alla faccia della libera circolazione e delle cento manovre in più che dovrà fare per uscire chi rispetta le regole.
Perché a noi nelle caselle non ci chiude proprio nessuno!
Avanti così!
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