lunedì 15 dicembre 2008

Macchine per strada ferme dovunque: come ne usciamo e torniamo normali?


"Gli storici sono divisi, ma la versione più accreditata è questa: fu la sera del 12 marzo 1949, quando G. R. rincasando si accorse di aver perso le chiavi del garage della sua bella casa di via Scalabrini. Non potendo fare diversamente, parcheggiò l'auto vicino al marciapiede, ed entrò in casa. L'auto passò la notte in strada, e la cosa fu notata. Qualche giorno dopo, capitò ad un altro automobilista di lasciare la macchina ferma in strada: si chiamava F. B. e la sua auto all'improvviso si ruppe. F. B. la spinse vicino al marciapiede e andò a cercare un meccanico. L'auto restò lì ferma molte ore, e la cosa fu notata.Nei giorni successivi, uno dopo l'altro furono diversi gli automobilisti che per un qualche motivo, a volte anche ragionevole, lasciarono la loro auto parcheggiata in strada, anche per più giorni".

Questa storia l'ho letta su parcheggi.it. Racconta di come cinquant'anni fa la gente cominciò a parcheggiare in strada, e a decidere di comprare l'auto anche se non possedeva un garage.

"La cosa - leggo ancora - dapprima stupiva alcuni, che non avevano mai visto nulla di simile. Ma poi la gente si abituò al fatto che qualche auto stesse parcheggiata in strada e il numero delle persone che lo facevano continuò ad aumentare. A fine anno, già si contavano 12 persone che avevano comprato l'automobile senza avere il garage in cui tenerla: avevano visto altri che parcheggiavano in strada; nessuno aveva protestato; e quindi avevano pensato che la cosa fosse lecita. Non solo a Piacenza, ma un po' in tutta Italia: più al Nord che al Sud; più nei centri storici che nei paesi, il numero delle auto parcheggiate in strada cominciò ad aumentare. E se all'inizio era successo solo di notte, quando peraltro transitavano poche auto; dopo un po' ci fu anche chi lasciava l'auto parcheggiata sotto casa durante il giorno. Per farla breve, nel giro di qualche anno la nuova moda si diffuse in tutto il paese. Le case automobilistiche migliorarono le vernici reclamizzando che le loro auto non richiedevano garage e rimesse; mentre i Sindaci cominciarono a stabilire delle regole per la sosta delle automobili: non si poteva parcheggiare sui marciapiedi; non in curva, non in doppia fila, etc. etc.Tutte regole che prima o poi finirono con l'essere ignorate dagli automobilisti, che ormai avevano capito l'importanza del lasciare l'auto ben in vista, e stavano non solo parcheggiando sempre nella pubblica via; ma financo trasformavano i vecchi inutili garage in negozi e uffici, che era anche meglio perché col ricavato si poteva comprare un'auto in più da tenere in strada. Così essendo andate le cose negli ultimi 60 anni, come ne usciamo e torniamo normali?"


La foto è di Bobo Antic - Ancona, Corso Garibaldi prima della pedonalizzazione

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